Rileggo quel post e mi rendo conto che alcune cose sono cambiate.
L'aria probabilmente sa sempre di mare e di bosco come ho sentito la prima sera ma ora non ci faccio più caso. Ci si abitua a tutto, ma di sicuro è un'aria poco inquinata, prova ne è che dopo 2 mesi la mia auto è pulita come quando l'ho comperata (all'esterno per lo meno, gli interni sono un altro discorso).
Probabilmente l'olfatto ragiona per differenza e se tornassi in Italia verrei sorpreso dal tanfo delle nostre metropoli.
I tramonti sono sempre spettacolari, arancioni con le nuvole colorate di rosa, niente da dire! Anche le nuvole e il cielo sono particolari, ma mi rendo conto di passare meno tempo con il naso all'insù.
L'odiosa regola di guidare dalla parte "sbagliata" della strada è quasi (quasi) metabolizzata e non impegna più il 90% della mia attenzione mentre sono al volante.
I prezzi sono sempre un po' più alti che in Italia, ma col tempo si modifica il paniere di acquisti verso quello che sembra avere un prezzo ragionevole e quindi il costo complessivo si riduce.
Poi c'è un'altra cosa: da quando ho messo piede in Australia (1 aprile) il dollaro ha perso il 10% nei confronti dell'euro... la coincidenza è piuttosto imbarazzante :-)

quindi i prezzi ora appaiono un po' più bassi, in realtà il mio stipendio è in dollari quindi non mi cambia nulla, così com'era improprio valutare i prezzi traducendoli in euro come se fossi un turista.
Una pizza margherita a 17 dollari può sembrare cara, poi vedi che equivalgono a 12 euro e tenuto conto che il coperto non si paga è come se fossero 9 euro, non siamo poi così lontani.
Gli alcolici sono indubbiamente più cari, ma il ricarico dei ristoratori è più basso: la bottiglietta di birra pagata 3$ in negozio diventa 6$ al ristorante, equivalenti a 4,5€.
A proposito, in settimana è uscito il nuovo rapporto della Organization for Economic Cooperation and Development e l'Australia per il terzo anno si è aggiudicata il primato di paese con la migliore qualità della vita
http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2013/05/28/foto/australia_il_paese_pi_felice_del_mondo-1673109/1/#media
Stavo per dimenticarmi della Vegemite alla quale devo le mie scuse... ebbene, seguendo i consigli della mia amica Francesca, una italiana che vive qui da molti anni, ho provato a fare tostare del pane, imburrarlo e poi spalmare uno strato sottile (ma sottile-sottile!) di Vegemite.... il risultato non è affatto male! Aggiunge un sapore salato che si sposa bene con il pane e il burro, l'importante è non esagerare con la quantità perchè il passaggio da buono a immangiabile è repentino
... a proposito di Vegemite ... "ci si abitua proprio a tutto!"... :-)))
RispondiEliminaCandy
vale anche per la maamite, ...però nulla ci impedisce di non mangiarla! se proprio mi devo fare del male metto del burro salato (in Italia c'è solo il President, ma oltre confine ce n'è fin che vuoi...) sul pane e non corro rischio di ottenere risultati disastrosi..
RispondiEliminaliliana
vero, però tutto parte da una tostatura perfetta della fetta di pane, se rimane molle quando si spalma la roba marrone si formano delle concentrazioni poco piacevoli
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