mercoledì 13 novembre 2013

L'avanzata dei tappi a vite



Appena arrivato in Australia mi ero stupito di trovare solo bottiglie di vino con il tappo a vite e avevo fatto un post al riguardo.
Siamo tutti d'accordo nella bruttezza del tappo a vite, ma non sapevo che in Italia il tappo di sughero fosse stato obbligatorio per legge fino al mese scorso, almeno per i vini DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
Non voglio entrare nel merito della querelle, mi limito ad osservare come sia caduto, anche in Italia, il dogma tappo a vite = vino scadente. E francamente mi chiedo su quali basi il legislatore rendesse il tappo di sughero obbligatorio e non facoltativo, dal momento che non c'è di mezzo un degrado del prodotto o un pericolo alla salute.
Il che non vuol dire che in Italia non si continuerà ad apprezzare il tappo in sughero e la relativa cerimonia di stappatura, io per primo, ma almeno i nostri vini per l'export saranno più competitivi sui mercati esteri, dove è ritenuto poco accettabile il rischio di comperare una bottiglia e scoprire che "sa di tappo" (per effetto di un fungo del sughero).
Inoltre senza il sughero si possono aggiungere meno sulfiti perchè non c'è l'esigenza di stabilizzare il vino durante la conservazione. Un'altra differenza è che senza il tappo di sughero i vini devono essere imbottigliati già maturi non subendo evoluzioni dovute alla chiusura imperfetta di un tappo di sughero.
Chi è interessato trova una descrizione qui.


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