venerdì 4 luglio 2014

Vacanza a Vanuatu (4)


Bottiglie di Coca Cola
Nella Seconda Guerra Mondiale Vanuatu è stata una importante base navale americana. Da lì partivano gli aerei che attaccavano la base giapponese a Guadalcanal e che difendevano il corridoio marittimo tra USA e Australia. Di questa presenza non rimane molto, un paio di relitti di aerei e una gran quantità di bottiglie di coca cola vuote gettate nella foresta adiacente alla base.
Se ne trovano in vendita per 10$ e ne abbiamo acquistate un paio. Recano la località di produzione sul fondo (San Francisco CA, oppure Oackland CA) e l'anno di produzione (1942) sul davanti sotto al logo. Erano ancora i tempi in cui le scritte erano stampate in rilievo e non avevano l'etichetta, fatte con vetro molto spesso.
Altre bottiglie sono visibili sul fondo del mare dove attraccavano le navi militari americane. Buttate in acqua dai marinai di allora, ora si presentano quasi completamente annegate nel corallo.
 
una baracca lungo la strada, sedicente "Museo della Seconda Guerra Mondiale", vende le bottiglie di coca cola recuperate

Il nostro acquisto, una bottiglia di 72 anni


l'evoluzione della bottiglia della coca cola


In giro per l'isola
La scelta di noleggiare un'auto invece che affidarsi ad un tour si è dimostrata azzeccata.
Prima di noleggiarla ho girato per un paio di giorni con la cartina in tasca e con chiunque parlassi la tiravo fuori e chiedevo dei consigli sulle cose da vedere. Alla fine abbiamo visto tutto quello che ci interessava, fermandoci quanto volevamo e scartando le mete da pullman turistico.




interessante il mercato della frutta


Strani tuberi...

ho scoperto che le noccioline crescono sotto terra e che se non sono tostate sanno di legume crudo

al mercato è frequente trovare i prodotti venduti in borse fatte con le palme


i gechi erano l'attazione serale


Blue Lagoon


il Tarzan di Concorezzo




un gruppo di podisti lungo la strada, quasi tutti scalzi

il campo da golf è "tabù" per la popolazione locale


 
E per finire... il pipistrello
Qualche mese fa mi trovavo su un taxi a Sydney e come capita spesso il guidatore attacca a parlare incuriosito dal mio accento, spesso scambiato per francese per via dell'R moscia. Era originario di Vanuatu e, saputo che ci sarei andato in vacanza, mi ha consigliato di mangiare il bat, pipistrello. Pare che sia un piatto abbastanza tipico sul posto, il che non mi sorprende considerando la povertà della gente e l'assenza di altra cacciagione di cui nutrirsi. Da tener presente che i pipistrelli del Pacifico sono molto piu' grossi di quelli delle nostre parti, si chiamano Flying Fox e raggiungono la larghezza alare di 1 metro.
Eccolo:

Lo so cosa vorreste sapere.... allora diciamo che per come era stato cotto (in umido) mi è stato difficile capire di cosa sapesse la carne. L'odore del piatto era di ... ascella, la carne sapeva di pollo e coniglio, ma non ce n'era molta. C'erano un sacco di ossicine spezzate, il ristorante era più buio di come appare nelle foto e il povero pipistrello era diventato una massa informe marrone da cui era difficile capire cosa ti stavi per mettere in bocca.
Insomma... ora che mi sono levato la curiosità non sento il bisogno di mangiarne altri.

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