Fine settimana a Melbourne a vedere la città, ma più che altro il concerto di Bruce Springsteen sabato sera.
Ho fatto un sacco di foto in giro per la città, quando le avrò sistemate le metto in un post ad hoc, nel frattempo due commenti sul concerto.
Dopo
tanti concerti visti in Italia e in Europa negli ultimi 29 anni, mi ha
fatto un po' strano vederlo in Australia, trovare qualcosa di così
familiare a tanta distanza da casa...
Mi stavo giusto chiedendo se l'esperienza del concerto qui sarebbe stata diversa da quella italiana ed ecco che al controllo delle borse mi dicono che le reflex non sono ammesse. I cellulari Nokia da 41 megapixel sì, le fotocamere no...
La lascio al deposito, poco male, mi godrò il concerto senza lo stress di fare le foto.
Ma la differenza sostanziale è un'altra: non ci sono cafoni che ti fumano in faccia per tutto il concerto sbattendosene del prossimo. Nessuno, ma dico NESSUNO che fuma! Finalmente
un concerto senza tenere il coltello tra i denti pronto a discutere col
puzzone di turno, come è capitato tante volte. Se vi sembra una cosa da poco o siete fumatori o non avete mai provato a restare immobilizzati su un seggiolino dello stadio per 5 ore.
Per contro... cos'è che fanno da queste parti? Bevono come spugne! Quindi per tutto il concerto è un andirivieni di persone che ti fanno alzare per andare a fare rifornimento di birra... Di solito va uno solo e torna con un vassoio di birre per tutta la compagnia, peccato però che tempo un paio di ore e tutti gli altri si devono alzare per andare in bagno... ma sempre meglio del fumo!
Ore 20 inizia!
Parte con una trascinante Highway to Hell , un omaggio agli AC/DC che vi ricordo sono australiani.
Sul palco vedo anche un tipo con la camicia di flanella, che ci fa lì a cantare di fianco al Boss, e poi chi cavolo è?!
La risposta mi arriva sul cellulare dall'amico Carlo che da Ferrara sta seguendo le notizie su Internet e si è esaltato nello scoprire che due suoi idoli, Bruce Springsteen e Eddie Vedder (cantante dei Pearl Jam) stanno duettando a Melbourne.
E poi una gradita sorpresa, ha suonato tutto l'album "Born in the USA" come nel concerto del 1985, la prima volta che l'ho visto. Era successo anche un anno fa a Milano, ma essendo qui me l'ero perso e la cosa mi aveva scocciato non poco. Un regalo veramente insperato.
Canta, balla, corre, si butta tra i fan, improvvisa le canzoni che gli chiede il pubblico con i cartelli. 3 ore e 30 minuti di musica senza interruzioni, duetti col pubblico, sudando come un disperato e mostrando a 64 anni un fisico da fare invidia a molti, me compreso.
Degna di nota la partecipazione straordinaria di Tom Morello, chitarrista dei Rage Against The Machine, che si è esibito in virtuosismi con la chitarra suonata in maniera non convenzionale. Guardate al minuto 6:40.
E quando è stato il momento di Dancing In The Dark, ha visto un cartello "Please dance with my mum" e ha fatto salire sul palco una signora con cui ha ballato. Ho visto piu' di uno asciugarsi gli occhi... io sono stato molto veloce e credo che non mi abbia visto nessuno :-)
E mercoledì si replica a Sydney, can't wait!
What a crowd. It must have been exhilarating.
RispondiEliminaFrancesca