giovedì 11 luglio 2013

La maratona di Gold Coast

Domenica 7 luglio è il giorno della maratona di Gold Coast.
Una maratona non si può improvvisare e bisogna mettere in conto 4 mesi di allenamento specifico, per un totale di 800 km di corsa, equivalenti al consumo di un paio di scarpe da running. Questa la teoria, in pratica ho saltato molti allenamenti: troppi impegni, distrazioni e due settimane di pioggia incessante. E poi la conformazione di Sydney non invoglia essendo tutta un sali e scendi. Questo è anche il motivo per cui ci sono così pochi ciclisti, a differenza di città piatte come Melbourne.


Comunque sia alle 7 mi presento alla partenza, una bell'alba come non ne vedevo dai miei giorni da "single" appena arrivato in Australia.

Ed ecco il sogno di ogni maratoneta: bagni senza coda!!!

Mi spiego meglio: normalmente ti trovi coi minuti contati prima della partenza, un whirlpool nella pancia e 10 persone in coda davanti a te...
Peccato solo che l'unica volta che non mi è successo è stato proprio oggi. Prende corpo un'ipotesi suggestiva: che l'agitazione sia in realtà indotta dalla vista della coda per il bagno, una sorta di rito collettivo... sarebbe interessante se qualcuno dei miei lettori potesse chiedere al proprio analista conferma di questa teoria.


I supporter preparano i cartelli in prossimità dell'arrivo. I miei preferiti sono il secondo e il quarto. Un altro bel cartello che ho visto lungo il percorso diceva "Probably 4 months ago it seemed like a good idea" (probabilmente 4 mesi fa (quando hai deciso di iscriverti) ti è sembrata una buona idea). Un cartello che coglie nel segno: mentre corri ti dai del cretino per esserti iscritto, poi passa qualche mese, sei li' bello rilassato davanti al pc e ci caschi di nuovo.



Si parte!


 a piedi nudi!

man mano che il sole si alza aumenta la temperatura, bevo come un cammello ad ogni ristoro col risultato che mi pare di avere inghiottito un'otre



nonostante il mio stato di forma non ottimale l'ormone fa la ola al mio passaggio!


il dolore mi blocca una gamba, provo a rinfrescarla
 

oramai privo di forze mi porto lungo il bordo per assorbire un po' di energia dal pubblico con gli high five (= give me five ad altezza della testa), e funziona! Vedere una fila di mani protese in cerca della tua è una iniezione di adrenalina che ti fa dimenticare la fatica



 ancora pochi metri...


ed eccomi sul podio! Dietro di me... il vuoto!


il filmino:



L'aereo del rientro è in serata e decidiamo di fare un salto a Byron Bay, ad un'ora di auto.
E' un paesino di villeggiatura noto per il surf e per essere la località piu' ad Est di tutto il continente. Carino, ma siamo pur sempre in inverno e probabilmente dà il meglio di sè col calore e l'atmosfera vacanziera dell'estate.


4 commenti:

  1. Qualcuno mi chiedeva se fossi davvero arrivato primo.... benchè lusingato da questa stima nei miei confronti, devo precisare che quando sono arrivato al traguardo le premiazioni erano già finite da due ore :-)

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  2. che bello questo blog!!! B. Bellotta

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  3. Complimenti Marco! Ciao, Bruno

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