Sabato ci facciamo un giro della città: negozi, pranzo a Chinatown, giretto per il mercato di Haymarket dove si trova ogni tipo di paccottaglia made in China, e poi al Powerhouse Museum, un museo della scienza ospitato nell'edificio di una vecchia centrale elettrica in pieno centro.
Il Queen Victoria Building, all'interno una galleria di negozi di lusso
Ingresso a Chinatown
Per provare qualcosa di nuovo ho preso il manzo al cumino. Piccantissimo, a metà strada mi sono arreso.

Il Museo della scienza
Un pezzo di Luna
Come tutti i musei visti finora, anche questo ha una attenzione particolare verso i bambini, fin troppa! Siamo capitati in una area dedicata ai giochi e da lì non ci siamo piu' schiodati, perdendoci gran parte delle esposizioni...
Vittoria ha socializzato con una bambina del posto, ognuna parlava la sua lingua ma se il tè è buono non servono tante parole
Come tutti i posti dove andiamo, anche qui siamo stati mandati fuori all'ora di chiusura. Del resto ora che ci alziamo, facciamo colazione e riusciamo a metterci in auto è quasi mezzogiorno, coi musei che chiudono al massimo alle 5 di tempo non ce n'è molto.
Quindi riprendiamo il giro per la città
Ennesima cena all'Hard Rock Cafe per il solito Legendary Burger a base di carne, formaggio e cipolle caramellate. Sul menù delle birre vedo con sorpresa una Peroni, che è pure la più cara. Poi scopro che è di proprietà del secondo produttore di birre, la SABMiller inglese, che evidentemente è riuscita a farla passare come prodotto esotico nei paesi lontani dall'Italia caricandoci un bel margine.
Qualcosa
di simile ai negozi Gap: negli USA sono posti economici tipo l'Oviesse,
in Italia e anche qui in Australia ce li fanno passare come fossero
Abercrombie e i prezzi sono raddoppiati: 70$ per una felpa. (ps: non ho idea
di quanto costi una felpa da Abercrombie)
E per finire un'altra icona italiana

Nessun commento:
Posta un commento
commenta pure, ma ricordati di firmare